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Cereali - Ultime dal settore

Stime delle superfici e dei raccolti dei principali cereali in Italia

Roma, 18 maggio 2012

Ismea ha condotto nella seconda settimana di maggio un aggiornamento delle stime delle superfici dei principali cereali già pubblicate a marzo 2012 (focus cereali 21 marzo 2012) effettuando una indagine qualitativa rivolgendosi ad interlocutori privilegiati tra gli operatori di mercato. Questa successiva indagine ha sostanzialmente confermato l'aumento delle superfici a frumento tenero e frumento duro, mentre ha ridimensionato il tasso di crescita dell'orzo ed incrementato quello del mais. Nel complesso, le superfici investite in Italia nel 2012 dovrebbero aumentare di circa 315.000 ettari (+10,5%) nei confronti dell'anno precedente, portandosi a 3,3 milioni di ettari.

E' da osservare che la progressione stimata per i cereali invernali, è da ricondurre al favorevole contesto di ordine climatico e di mercato che si è riscontrato nell'autunno dello scorso anno, quando le condizioni metereologiche sono risultate favorevoli ed hanno consentito il regolare svolgimento delle operazioni di semina ed i prezzi della granella, seppure in leggera contrazione, si mantenevano su livelli soddisfacenti.

Nel dettaglio, le superfici a frumento duro dovrebbero mostrare un incremento del 13,5%, portandosi a 1,36 milioni di ettari, in progressione di circa 160.000 ettari sul precedente anno. Dal dettaglio territoriale emergerebbe un incremento delle semine nell'ordine del 20% rispetto alla scorsa annata in Puglia e Sicilia e di circa il 13% nelle Marche. In controtendenza risulterebbe la Basilicata con una contrazione degli investimenti del 12%. Relativamente ai raccolti, si stima per il 2012 una contrazione delle rese ad ettaro di circa il 4% che dovrebbero scendere a 3,1 t/ha, contro 3,2 t/ha del 2011; in tal modo la produzione dovrebbe attestarsi attorno a 4,2 milioni di tonnellate (+9% sul 2011). Dal dettaglio territoriale emergerebbe un miglioramento delle rese in Sicilia, dove il clima è stato soddisfacente e le abbondanti piogge di  marzo-aprile sono state benefiche; in tale areale produttivo si valuta che la produzione ad ettaro possa concretizzarsi in una progressione del 7% sul 2011, a circa 3 t/ha. Al contrario, per la Puglia viene indicata una flessione delle produzioni unitarie in ragione del fatto che le colture hanno sofferto della siccità e dell'improvviso innalzamento delle temperature della prima settimana di maggio; per questa regione le rese vengono stimate attorno a 2,5 t/ha contro quasi 3 t/ha dello scorso anno (-16%).  Relativamente a Marche e Basilicata è stato indicato, rispettivamente, una sostanziale stabilità ed una leggera progressione delle rese.

Relativamente al frumento tenero, le stime Ismea indicano una crescita delle superfici del 16,8% sul 2011, portandosi a 620 mila ettari contro circa 531 mila ettari dello scorso anno. Nel dettaglio, la progressione delle superfici dovrebbe risultare pari al 25% in Emilia Romagna, al 35% in Veneto, al 20% in Lombardia e al 15% in Umbria. In controtendenza il Piemonte dove viene segnalata una leggera contrazione (-3%). Le prime indicazioni riguardanti gli esiti produttivi nel 2012 sono state precauzionalmente caratterizzate da una sostanziale stabilità delle rese nelle regioni più rappresentative per la coltura mentre un lieve incremento è stato indicato per le regioni centro-meridionali, ad eccezione del Lazio dove la siccità potrebbe aver compromesso severamente le produzioni unitarie. Nel complesso, tuttavia, si stima un leggero miglioramento delle rese (+0,6% a 5,39 t/ha); in tal modo i raccolti del frumento tenero vengono prospettati a  3,34 milioni di tonnellate (+17,5%).

Anche per l'orzo viene stimata una crescita del 9,6% delle superfici 2012 a poco più di 295 mila ettari. Maggiori investimenti sono stati segnalati sia in Emilia Romagna che in Lombardia (+25% ciascuna), in Veneto e Basilicata (+10% ciascuna) e in Sicilia (+15%). In controtendenza risulterebbero Piemonte (-3%) e Puglia (-2%) e sostanzialmente stabili dovrebbero rimanere le superfici delle regioni del centro-Italia. I raccolti dovrebbero confermare il medesimo tasso di incremento delle superfici in ragione della sostanziale stabilità delle rese, attestandosi a poco più di un milione di tonnellate.  Anche per l'orzo, infatti, hanno prevalso le indicazioni di stabilità delle rese; solo per Puglia e Sicilia, analogamente a quanto segnalato per il fumento duro, emerge, rispettivamente, una tendenza flessiva ed un incremento.

Decisamente più modesto è l'incremento stimato per le superfici a mais da granella (+3,8%) che dovrebbero superare di poco il milione di ettari nel 2012. Dal dettaglio per i principali areali produttivi emergerebbe una crescita del 3% in Veneto, 7% in Lombardia, 4% in Piemonte e del 5% in Emilia Romagna. Considerando che si è ancora molto lontani dalle operazioni di trebbiatura, è possibile dare una prima indicazione dei raccolti applicando alle superfici stimate i valori medi delle rese dell'ultimo quinquennio, leggermente più basse di quelle del 2011 e pari a 9,6 t/ha. In tal modo i volumi raccolti potrebbero far registrare solo una leggera progressione (+1% sul 2011) a 9,9 milioni di tonnellate contro 9,8 milioni dello scorso anno.

 

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