Roma, 13 febbraio 2018
In tutte le realtà produttive della penisola, nella settimana scorsa, la domanda di prodotti floreali ha fatto registrare aumenti abbastanza sostenuti con l'approssimarsi della festività di San Valentino e vi è stato un generale aumento della produzione per tutti gli articoli. Per il momento il livello dei prezzi risulta stabile per fogliame, garofani e mazzerie, rispetto allo stesso periodo del 2017, mentre comincia ad evidenziarsi un aumento del prezzo delle rose. I fiori di produzione italiana saranno commercializzati soprattutto sul mercato nazionale attraverso i negozi di fiori e la GDO. Negli ultimi anni la commercializzazione attraverso quest'ultimo canale - che generalmente può praticare prezzi più bassi - è aumentata poiché si punta alla vendita cosiddetta di "impulso" e soprattutto è rivolta ad un target di clientela di riferimento eterogenea.
Di seguito, si riportano sondaggi e notizie provenienti dai mercati più importanti a livello mondiale, utili alla composizione di un quadro attuale della situazione, sia a livello produttivo che a livello di consumo, in concomitanza con la festa di San Valentino.
Nei Paesi Bassi, Royal Flora Holland nel periodo di San Valentino commercializzerà 300 milioni di fiori e più di 25 milioni di piante, quasi il doppio di una settimana normale. Tra i fiori saranno preferiti i toni del rosso delle rose, dei tulipani e dei crisantemi nonché degli Anthurium. Questi i numeri: 80 milioni di rose, 100 milioni di tulipani, 23 milioni di crisantemi, 3,5 milioni di orchidee, 1,7 milioni di rose in vaso e 500.000 Anthurium.
Un sondaggio di TNS in Francia ha dimostrato che l'anno scorso un milione di famiglie hanno acquistato fiori o piante e che la spesa è stata destinata per il 74% alle rose, per il 14% alle orchidee e per il restante 8% ai Lilium. La percentuale più alta, 80%, è stata quella dei fiori recisi, seguita dal 16% delle piante fiorite da interno e dal 4% di altre piante d'appartamento o giardino. I canali di vendita sono stati soprattutto i negozi di fiori (63%) ed i supermercati (18%).
In Germania invece un sondaggio del Fachverband Deutscher Floristen dimostra che sono perlopiù gli uomini ad acquistare fiori. Il fiore preferito è la rosa (57%), seguita da bouquet di fiori primaverili (31%) e da composizioni (6%). In media, il consumatore tedesco spende tra i 20 e i 30 euro, preferendo il negozio di fiori come canale di vendita (Fonte: Royal Flora Holland).
Dalla Colombia, numero due del mondo per la coltivazione di fiori, partiranno i tre quarti dei fiori importati negli Stati Uniti per il giorno di San Valentino, con invio di circa 35.000 tonnellate di prodotti per il 14 febbraio. (Fonte GMANetwork). In Turchia ad Antalya, conosciuta come il maggior centro di produzione di fiori recisi, che esporta in 25 paesi con in testa quelli europei, si stima di esportare circa 35 milioni di fiori per il giorno di San Valentino, e si prevede che dalla vendita si potranno ricavare circa 5 milioni di dollari di fatturato. Tra i fiori esportati ci saranno gerbere, lisianthus, ranuncoli e soprattutto garofani, oltre a mazzi speciali composti da otto fiori e foglie verdi. Osman Bağdatlıoğlu, Presidente dell'Unione per gli esportatori di piante e prodotti ornamentali, ha sottolineato come - nonostante la mancata esportazione in Russia e Ucraina a causa di problemi doganali irrisolti e di sfide economiche, i flussi verso i mercati europei bilanceranno ampiamente le entrate (Fonte: Daily Sabah Business).
Rispetto allo scorso anno è previsto un aumento del 15% delle esportazioni totali di fiori dall'India, e tra questi si stima che la richiesta di rose aumenterà tra il 40% e il 100%. I floricoltori indiani hanno iniziato le spedizioni verso il Regno Unito, che rappresenta oltre il 35% delle esportazioni, seguito dall'Australia al 19% e dal Giappone, 18%. Tra gli altri paesi che acquisteranno i fiori provenienti dall'India, Singapore, Malesia, Libano ed Arabia Saudita (Fonte: The Financial Express).