In una fase espansiva dell'economia mondiale, nel2017 anche l'Italia ha agganciato la crescita, con un +1,5% di aumento del Pilsecondo i dati più recenti. La spesa complessiva delle famiglie, componenteprincipale del Pil, è tornata a trainare l'economia (+1,3%) e molto dinamicisono risultati anche gli investimenti fissi lordi (+3,7%), mentre un minorecontributo è arrivato dalla bilancia commerciale, perché a fronte della buonacrescita delle esportazioni (+5,4%), vi è stato un incremento di pari entitàdelle importazioni (+5,3%). Anche gli occupati sono aumentati dell'1,1%rispetto al livello del 2016, grazie all'evoluzione positiva dei dipendenti(+2,1%), a fronte di un rallentamento degli indipendenti (-1,9%). Nelcomplesso, il numero di imprese registrate nel Registro delle Imprese è rimastostabile (+0,3% la variazione a dicembre 2017 rispetto a dicembre 2016).
In questo contesto,l'agricoltura, fortemente condizionata dall'andamento meteorologico nel corsodell'intero 2017, ha chiuso l'anno dando un contributo negativo all'economianazionale; le ultime informazioni disponibili indicano una flessione del 4,4%del valore aggiunto rispetto all'anno precedente. I risultati delle indaginitrimestrali svolte dall'Ismea presso il panel di operatori agricoli confermanoche le condizioni meteorologiche rappresentano il problema principale che gliagricoltori hanno dovuto fronteggiare nel 2017. Buona parte delle produzioniagricole ha, infatti, sofferto per la riduzione dei volumi immessi sul mercato,o in altri casi per eccessi di produzione. In questo contesto, i prezzi al produttore hanno avuto un generaleincremento (+11,3% rispetto al 2016 secondo l'indice calcolato dall'Ismea).Le flessioni produttive di colture ad alta intensità di manodopera, ortofruttae vitivinicoltura, hanno pesato anche sull'andamento degli occupati stagionalie occasionali; nel complesso gli addetti del settore, dopo due anni di segnalipositivi, sono lievemente diminuiti (-0,8%). La flessione è stata determinataesclusivamente dagli addetti indipendenti (-2,7%), mentre quelli dipendenticontinuano ad aumentare (+1,1%). Il numero di imprese agricole è rimastosostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente (-0,3% nel Registro delleimprese a dicembre 2017 rispetto a dicembre 2016). Tra i dati positivi sievidenzia la crescita del numero di imprese agricole condotte da giovani conmeno di 35 anni, in aumento del 5,6% rispetto allo scorso anno; solo nel quartotrimestre le imprese giovanili sono aumentate di 1.856 unità, mentre si sonoregistrate in totale 1.144 imprese agricole in meno.