Roma, 19 giugno 2018
Si è svolto l'11 giugno a Bruxelles - presso la DG Agri - il consueto incontro primaverile del gruppo di previsione per il settore carni ovicaprine a cui ha preso parte l'ISMEA.
In occasione dell'incontro sono stati presentati i dati aggiornati sulla filiera ovicaprina in ambito nazionale e si sono tracciate le ipotesi di evoluzione del mercato nel 2018.
La produzione ovicaprina italiana, pur rappresentando solo il 4% della produzione europea e malgrado la scarsa rilevanza a livello economico (nel 2017 rappresenta l'1,2% del totale agricoltura ai prezzi di base) continua ad essere considerata strategica per lo sviluppo delle aree svantaggiate e per il suo ruolo sociale ed ambientale. Il patrimonio si attesta ormai da anni attorno agli 8 milioni di capi di cui poco più di uno, costituito da caprini. I consumi in continua contrazione, la concorrenza estera e la scarsa redditività restano i problemi strutturali del comparto che ne compromettono una evoluzione espansiva. Nel corso dell'incontro sono stati presentati i dati di domanda, offerta e prezzi in ambito nazionale ed è stato evidenziato il risultato di un'indagine svolta da Ismea sulla redditività dell'allevamento ovino in Sardegna da cui emerge come solo l'alto livello del sostegno pubblico stia consentendo alle aziende nazionali di restare in attività.