Nella seconda parte del 2018, in Italia prosegue l'andamento negativo dei prezzi delle diverse tipologie di suini che si era osservato ad inizio anno, coinvolgendo anche le quotazioni dei suinetti (da 30 kg), in crescita fino a maggio. Il calo dei prezzi dei suini da macello che sta caratterizzando il 2018 conferma la forte dipendenza dall'estero del settore, che già risente della contrazione della domanda cinese, e testimonia un riallineamento dei prezzi alle quotazioni del 2016.
Nel corso del 2018 le macellazioni suine in Italia continuano a diminuire, proseguendo il trend negativo registrato durante il 2017. Si conferma invece la tendenza positiva per le esportazioni dei prodotti a base di carne suina trasformata (2% sia in valore che in volume).
In generale il settore suinicolo si trova ad affrontare un clima di forte incertezza, soprattutto nell'ambito del mercato internazionale. Le principali cause di questa incertezza sono le tensioni commerciali tra diversi Paesi e il possibile impatto della Peste Suina Africana (ASF, African Swine Fever), che si sta diffondendo in Cina e ha recentemente raggiunto diversi Stati Membri. Per quanto riguarda gli scambi internazionali, la Cina resta il principale mercato di sbocco delle esportazioni suinicole dell'UE, anche se i flussi sono in leggero calo rispetto al 2017 (-2%). Si segnala l'aumento delle esportazioni verso altre destinazioni, come Corea del Sud (+16%), Filippine (+11%), USA (+14%), Ucraina (+34%) e Vietnam (+33%).
Nel periodo tra gennaio e agosto 2018 i prezzi della carne suina UE hanno registrato valori al di sotto della media degli ultimi quattro anni (-7%), rimanendo intorno ai 1,45 euro/kg tra marzo e agosto. Nell'ultimo periodo dell'anno è previsto un ulteriore aumento della produzione che comporterà una certa pressione sui prezzi, fortemente condizionati anche dell'evolversi della situazione del commercio internazionale.