Roma, 6 agosto 2019
Esordio di campagna negativo per il frumento tenero, che a luglio ha registrato una flessione dei prezzi del 12% su base mensile, di riflesso all'abbondante disponibilità stimata a livello globale per il 2019. La campagna precedente, sottolinea l'Ismea nel report "Frumento: tendenze e dinamiche recenti", si era invece chiusa con una ripresa delle quotazioni, sempre come diretta conseguenza delle dinamiche produttive estere.
Per il frumento duro, non ci sono particolari scostamenti rispetto alla scorsa annata, anche se, a partire dalla primavera, si sta registrando una tendenza al rialzo delle quotazioni su base congiunturale, confermata anche dall'ultima rilevazione di luglio (237,50 euro/t sulla piazza di Milano - +1,5% sul mese precedente).
Sul fronte della produzione, i dati ancora provvisori forniti dall'Istat indicano per il 2019 una lieve ripresa dei raccolti del frumento tenero che dovrebbero raggiungere poco più di 2,8 milioni di tonnellate; dinamica da imputare alla crescita dei rendimenti unitari, mentre le superfici rimangono pressoché stabili. Nel caso del frumento duro i raccolti dovrebbero scendere a circa 4 milioni di tonnellate a causa della flessione delle superfici. Per questa produzione le indicazioni ottenute da Ismea da interlocutori privilegiati sono per uno scenario piuttosto differenziato nei principali areali di produzione; ad esempio, in Sicilia orientale le rese dovrebbero essere piuttosto soddisfacenti, al contrario di quanto viene invece segnalato per altri areali dell'isola. Anche in Basilicata e Puglia emergono situazioni piuttosto critiche in alcune zone in conseguenza della forte grandinata dello scorso maggio e comunque anche della persistente piovosità che ha determinato fenomeni di allettamento.