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Rapporto 2017 Ismea-Svimez sull'agricoltura del Mezzogiorno

Febbraio 2017

Parlare oggi di agricoltura e del suo ruolo nella crescita del Mezzogiorno ripropone un dibattito antico in un contesto del tutto nuovo, che lo rende di straordinaria attualità. Un contesto in cui ancora si ritrovano annosi ritardi - il Mezzogiorno rispetto al resto del Paese, l'agricoltura rispetto al resto dell'economia - ma che offre una serie di nuove e straordinarie opportunità: la forte dinamica della domanda mondiale di cibo di qualità e l'ottima reputazione del made in Italy nel mondo; la crescente integrazione dell'agricoltura con il resto dell'economia, sia nelle diverse filiere agroalimentari e nelle relative catene globali del valore, sia nei suoi legami con altri settori presenti sul territorio (turismo, ristorazione, energia); le nuove aspettative dei cittadini-consumatori nei confronti dell'agricoltura e delle aree rurali sul fronte sociale e culturale oltre che produttivo; la consolidata percezione del ruolo strategico del settore nella salvaguardia del territorio e dell'ambiente e nella gestione delle grandi sfide globali e intergenerazionali quali il cambiamento climatico e il risparmio energetico. 

In questo contesto, il rapporto che qui presentiamo ci racconta di un Mezzogiorno che ha sofferto nel corso della crisi economica 2008-2014 ma che oggi dà segnali positivi e sembra essere al centro della ripartenza, specialmente grazie alla recente ottima performance della sua agricoltura. Un Mezzogiorno che rispetto al resto del Paese è strutturalmente e storicamente più specializzato nell'agroalimentare, e che dunque sta sperimentando a pieno titolo i processi di modernizzazione che attraversano il settore. Un Mezzogiorno che anche su questo fronte è più indietro del Centro-Nord ma che in una fase economica più espansiva di quella degli ultimi dieci anni può sfruttare i grandi margini di miglioramento associati al suo ritardo.