La produzione di frumento duro e di frumento tenero si collocano alla base rispettivamente della filiera della pasta e di quella dei prodotti da forno e del pane; due filiere che, benché strategiche per l'agroalimentare italiano, si caratterizzano per bassa marginalità e problematiche di approvvigionamento.L'analisi sui costi di produzione, basata su dati tecnico-economici rilevati sul campo, si colloca quindi in un contesto più ampio, nell'ambito del quale si è cercato di comprendere e approfondire, sia qualitativamente che quantitativamente, il funzionamento di queste filiere e i problemi ad esso connessi.
L'attività è partita nel 2015 con l'analisi dei fabbisogni di materia prima dell'industria di trasformazione ed è proseguita, nel 2018, con:
- l'analisi dei costi di produzione agricoli del grano duro e tenero;
- l'analisi dei costi di trasformazione dell'industria molitoria e pastaria;
- la catena del valore delle filiere del frumento duro e del frumento tenero.
L'analisi effettuata su un numero non trascurabile di aziende agricole che coltivano frumento duro e tenero ha messo in evidenza una sostanziale differenza di redditività tra le stesse. Questo differenziale si può attribuire ad almeno quattro fattori:
- caratteristiche pedoclimatiche;
- capacità e modalità di affrontare il mercato;
- contributi comunitari e nazionali (nel caso del frumento duro);
- organizzazione aziendale e capacità di management delle imprese agricole.