Una maggior attività di macellazione e un aumento delle
importazioni delle sole carni congelate, in concomitanza con una lieve
flessione delle esportazioni, hanno determinato un incremento delle
disponibilità interne di carni bovine nel 2018. Tale maggiore offerta è
stata assorbita da un lieve aumento dei consumi pro-capite, da ascriversi
comunque al consumo fuori casa.
I dati sui consumi domestici infatti, dopo una crescita ad
inizio 2018 e una stabilità in estate, hanno mostrato un rallentamento
nell'ultimo trimestre che ha riportato il dato annuo complessivo dei volumi a
un calo dello 0,8% rispetto al 2017. La spesa totale a fine anno per gli
acquisti domestici è aumentata in misura piuttosto evidente rispetto al 2017
(+1,6%), sebbene i livelli siano rimasti ancora notevolmente al di sotto di
quelli del 2014.
L'avvio del 2019 sembra evidenziare un quadro migliore. Infatti,
nel mese di gennaio i volumi acquistati hanno di nuovo superato quanto
registrato nello stesso mese del 2018 (+5,4% su gennaio 2018 e +0,4%
su gennaio 2017), mentre la
spesa nel mese di febbraio ha denotato
volumi in lieve flessione su base annua (-0,7%). Tra le referenze in
assortimento, sono sempre le carni di scottona a trainare le vendite (+21% nei
primi due mesi 2019).