Con la vendemmia ormai in pieno svolgimento, gli operatori cominciano a fare i conti con una produzione nettamente al di sotto di quella record dello scorso anno. Dopo i cali delle uve bianche precoci si stanno, infatti, registrando riduzioni di un certo rilievo anche per quelle a bacca rossa e soprattutto sulle rese in vino. Le stime della vendemmia 2019 hanno segnato la nascita di una nuova collaborazione tra Ismea e Unione Italiana vini, la cui partnership è ormai consolidata, e Assoenologi. Per la prima volta, infatti, sono state unite forze e competenze con l'obiettivo di fornire un quadro ancor più completo e dettagliato relativamente alle previsioni vendemmiali, per offrire alle imprese italiane e alle amministrazioni dati fondamentali per definire politiche e azioni da mettere in campo. L'indagine, presentata al Mipaaf il 4 settembre scorso, che sarà oggetto di aggiornamento a fine ottobre, è stata messa a punto armonizzando la metodologia consolidata nel tempo da Ismea/Uiv, da una parte, e da Assoenologi, dall'altra, che si basa sulla messa a sistema di una fitta rete territoriale di osservatori privilegiati del settore e sulla valutazione comparata delle indicazioni sia quantitative che qualitative.